Sei qui: Home > CENTRO SIMULAZIONE > Ricerca

Ricerca

Il CeSi promuove e conduce iniziative di ricerca sulla simulazione sia come metodologia investigativa che come metodologia di formazione efficace. Sperimentiamo strategie e tecnologie didattiche innovative basate sull’apprendimento assistito da simulatori e pazienti standardizzati al fine di migliorare la formazione del professionista della salute e quindi la sicurezza dei pazienti.

Il programma di ricerca comprende tuttavia anche test di usabilità, progetti sui fattori umani, ingegneria del prodotto e sviluppo tecnologico.

Per raggiungere questi obietti, il CeSi collabora formalmente e informalmente con l’accademia, con aziende e professionisti indipendenti per sviluppare e migliorare l’efficacia del metodo didattico ma anche per progettare e commercializzare nuovi prodotti di simulazione.

Crisi COVID-19 – Riapertura sicura dei centri di simulazione e nuova normalità: spunti di riflessione

Ingrassia PL, Capogna G, Diaz-Navarro C, Szyld D, Tomola S, Leon-Castelao E.

I centri di simulazione sono spazi di formazione  che consentono ai professionisti della salute sanitari e agli studenti di apprendere abilità e procedure in un ambiente sicuro e protetto. Medici, infermieri e studenti di oggi si aspettano che questi laboratori di apprendimento facciano parte dell’istruzione sanitaria permanente. C’è una grande incertezza sull’impatto che il COVID-19 avrà sulla formazione futura nei centri di simulazione.

Guida pratica per la simulazione In-Situ

Ingrassia PL, Tomola S.

Condurre una sessione di simulazione nell’area assistenziale offre l’opportunità di identificare errori di sistema, pericoli latenti e di migliorare la performance interdisciplinare dei team di cure, in modo. Tuttavia comporta di per sé degli accorgimenti e delle precauzioni in quanto espone sia il personale che i pazienti ad un certo rischio che è bene conoscere per prevenire eventuali danni e conseguenze.

Questa breve guida si propone di essere di ausilio per chi si accinge a sviluppare e condurre attività di simulazione nell’ambiente clinico reale (simulazione in situ) durante le emergenze epidemica determinata dal coronavirus 2 (SARS-CoV-2). Può però essere facilmente adattata a tutte le emergenze biologiche.

Pratical Guide for In-Situ Simulation

Ingrassia PL, Tomola S.

Conducting a simulation session in a healthcare setting provides a unique opportunity to not only identify system errors and latent hazards but also improve the interdisciplinary performance of the care teams much more effectively than similar training carried out in simulation centers. Nonetheless, such approach requires the adoption of prevention and mitigation measures as it exposes both staff and patients to a certain risk that should be clearly understood to prevent unwanted harmful consequences

This short guide aims to help those wishing to develop and perform simulation activities in the real clinical environment (i.e., in situ simulation) during the epidemic emergency caused by coronavirus 2 (SARS-CoV-2). This guide can also easily be adapted to all other biological emergencies.

Role of health simulation centres in the COVID-19 pandemic response in Italy: a national study

Ingrassia PL, Ferrari M, Paganini M, Mormando G.

La pandemia COVID-19 ha avuto un impatto sulla formazione e l’addestramento dei professionisti in modo improvviso e senza precedenti. L’articolo descrive in che modo i Centri di Simulazione di uno dei paesi più colpiti al mondo hanno risposto nella fase di emergenza acuta. La simulazione è una risorsa di formazione chiave per un’assistenza di qualità e per migliorare sia la sicurezza degli operatori sanitari che dei pazienti anche durante la risposta all’emergenza COVID-19. I dati attuali mostrano che la pandemia è tutt’altro che finita ed è pertanto necessaria una globale riconsiderazione sulle attività di formazione, comprese adeguate misure di sicurezza da implementare per tutte le persone coinvolte.

Logistic red flags in mass casualty incidents and disasters: a problem-based approach
Gamberini L, Imbriaco G, Ingrassia PL, Mazzoli CA et al.

Gli incidenti maggiori e le catastrofi sono caratterizzati da un’elevata eterogeneità degli effetti e possono porre importanti sfide logistiche che potrebbero ostacolare le operazioni di soccorso di emergenza.
138 eventi dal 1944 al 2020 con un Disaster Severity Score (DSS) ≥ 4 e 5 sono stati analizzati per identificare la presenza di dodici red flags predeterminate.
Inoltre è stato costruito un diagramma di Pareto per comprendere l’importanza delle differenze causata dalle red flags più frequentemente osservate.
I risultati mostrano che una valutazione attenta e precoce delle diverse red flags logistiche è necessaria per adattare adeguatamente la risposta di soccorso.

A region-wide all-hazard training program for pre-hospital mass casualty incident management: a real-world case study

Carenzo L, Ingrassia PL, Foti F, Albergoni E, Colombo D, Sechi GM, Zoli A, Sironi S.
Disaster Medicine and Public Health Preparedness, 1-20.
doi:10.1017/dmp.2022.84

In questo studio descriviamo come è stato sviluppato e implementato un corso in simulazione per la gestione degli eventi maggiori dall’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza della Lombardia. Tra il 26 giugno 2013 e il 31 dicembre 2020 sono state erogate un totale di 84 edizioni formando un totale di 1329 operatori sanitari pre-ospedalieri. Per ogni edizione del corso sono stati raccolti dati sulla valutazione sommativa dei partecipanti, feedback e i relativi costi.

The use of Lego® bricks to train novice debriefers

Capogna G, Ingrassia PL, Capogna E, Bernardini M.
International Journal of Healthcare Simulation 2022, vol. 1, no. 2.
doi: 10.54531/kupp8710

L’uso di Lego® Serious Play® per creare scenari semplici e standardizzati che possono essere utilizzati dai debriefers in formazione per esercitarsi facilitando la discussione senza dover entrare in dettagli tecnici relativi alla performance clinica. Il soggetto dello scenario diventa la costruzione di un modello con i mattoncini Lego®, essendo un argomento assolutamente neutro e non clinico e consentendo al debriefing in formazione di prestare attenzione esclusivamente alla tecnica del debriefing come, ad esempio, porre domande e come indagare il comportamento dei partecipanti.